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Questo è il secondo libro di poesie che Marco offre a tutti coloro che sapranno cogliere, nascosta fra le parole, la sua anima spirituale, e non solo. Le tante sfumature introspettive lasciano, infatti, un inconsueto spazio alla sfera privata: all'amore rincorso, posseduto e perso, a quello presente che teme passeggero e lo sguardo ad altri che verranno in futuro. Tutto questo, con la speranza che la sua anima si affianchi finalmente alla sua gemella decisiva... perché senza amore sente di non essere nulla.
COLLANA ABRABOOKS: POESIA
Il senso più profondo della raccolta "Arcani maggiori" mette radici nel cambiamento, un percorso spesso tormentato, segnato da sofferenze e disagio, ma anche dai frutti che esso comporta, di cui si possono godere le gioie. Ognuno ha il diritto di essere autentico, di vivere tutte le vite possibili che sente proprie; un’autenticità troppo spesso soffocata e ostacolata da paradigmi sociali, pregiudizi interiorizzati inconsapevolmente: è questo il prezzo che il mondo ci impone. La negazione di una verità che non emerge. Oggi noi siamo gli sperimentatori di quel nichilismo anticipato dai grandi intellettuali del ‘900. Si vive un’insoddisfazione dell’animo che manifesta la sua precarietà sperimentandone i dolori e i limiti e che si vede privato dell’unicità (ognuno di noi è un’eccezione) ANIMA MUNDI.
COLLANA ABRABOOKS: NARRATIVA
Ogni vita può essere interessante, ma se è lontana nel tempo e nello spazio, e appartiene a una civiltà quasi scomparsa come quella dei nativi d’America, può essere particolarmente coinvolgente. Questo popolo aveva un così alto senso dell’esistenza, da vivere ogni avvenimento sotto la luce che scaturiva dalle loro convinzioni spirituali. Ciò li portava, ad esempio, a chiedere scusa agli animali che uccidevano per sopravvivere. Per quanto riguarda poi i figli, in ogni tribù essi non venivano mai educati con le proibizioni, ma con l’esempio dei genitori in particolare e degli adulti in generale. Non deve stupire dunque che la protagonista della storia, nata bianca, fosse fiera di far parte della tribù dei Lakota che l’aveva accolta con immenso amore.
La Costa Adriatica, che da sempre è sinonimo di sole, mare, spensieratezza, comfort e divertimento, fa da sfondo alla storia di un gruppo di amici, tutti nati a cavallo degli anni '70. Per chi ama la vita da spiaggia, le feste fino all'alba, la calda ospitalità e la sabbia dorata, una coinvolgente spy-story che si intreccia alle vicende dei protagonisti. Personaggi veri e inventati ruotano attorno a fatti di cronaca accaduti in quella che è considerata universalmente la patria del divertimento. É una storia a tratti cruda, con uno sfondo "godereccio", come la costa emiliano-romagnola. La vicenda incrocia la pandemia, fenomeno che ha coinvolto tutto il mondo, ma che - nel nostro caso - non ha fermato la volontà di non arrendersi da parte di persone che si godono la vita nella sua pienezza e complessità, insegnandoci che non tutti i mali vengono per nuocere e che esiste, alla fine, sempre un nuovo modo di vivere.
Due Fratelli, Carlo e Michele, sono ormai cresciuti; l'adolescenza è un ricordo lontano, mentre la realtà di essere adulti li trova ancora impreparati. Non hanno vissuto un'infanzia tanto facile, ma non c'è molto tempo per guardare al passato: entrambi devono trovare un modo per andare avanti, o per andare via… In questo Thriller sarà facile provare le stesse emozioni profonde o le debolezze nascoste dei due giovani protagonisti, imparando a combatterle e a viverle come loro. Intrecci di storie d'amore, impegno politico e violenza, gravi problemi familiari ed economici, oltre a profondi dubbi esistenziali, porteranno i nostri protagonisti a vivere un periodo della loro vita non poco complesso. Il tutto è ambientato in un paesino della provincia di Napoli, tra i più poveri. E, ovviamente, Santa Maria di Castellabate, un piccolo borgo in provincia di Salerno che, scoprirete, è molto più di un semplice paesino…
Tre secoli nel futuro, dopo l'ultima guerra il desolato mondo sta marcendo fra la cenere. Un mulino annerito è tutto ciò che rimane di un'antica città. Tale monumento svetta fra le macerie e fa da riferimento agli abitanti dei quattro quartieri del villaggio, suddiviso per punti cardinali. La falda acquifera sottostante è l'unica àncora di salvezza per gli abitanti che hanno accettato di dividersi la quantità d'acqua in base all'andamento di un gioco da tavolo che va in scena ogni due anni. Ogni quartiere elegge il proprio giocatore migliore e lo manda in battaglia con la speranza di ottenere la maggior quantità di liquido non contaminato da radiazioni postbelliche. Un brillante giovane del nord desidera spezzare la difficile quotidianità - per quanto dignitosa - ingolosendo il villaggio con una grande novità. Riuscirà nell'intento di convincere gli abitanti rivali o il suo piano fallirà miseramente innescando ulteriore rabbia e diffidenza fra i quartieri?
COLLANA ABRABOOKS: NARRATIVA
Quando la realtà entra nelle nostre vite, nel momento in cui il dramma di un conflitto bellico ci tocca da vicino e il numero di vittime fra donne inermi e bambini innocenti cresce di giorno in giorno, allora la nostra coscienza si scuote e si ribella. Il dramma degli indifesi diventa il nostro e la loro vita stravolta ci mette di fronte a interrogativi senza risposta. Il romanzo di Rita parla di una famiglia che è il simbolo delle migliaia di altre, senza nome e senza volto, che sono entrate a far parte della nostra realtà. é un racconto che tutti dovrebbero leggere, adulti e bambini, perché la storia insegna solo se vogliamo conoscere e capire e, soprattutto, senza fingere di non vedere.
Fin dalla sua nascita, il cinema ha messo in evidenza il lavoro ed è stato spesso un formidabile strumento di testimonianza della realtà lavorativa. Ma quante volte ha raccontato, più specificamente, le relazioni sindacali? In quante occasioni ha, effettivamente, narrato contrattazioni, negoziati, vertenze, agitazioni, scioperi? Detto più in generale: quante volte ha rappresentato, in modo puntuale, significativo e rilevante azioni collettive di lavoratori organizzati? Questo saggio ha voluto, attraverso un’analisi di oltre 100 opere, rispondere a questa precisa domanda e lo ha fatto individuando film presenti in tutte le cinematografie e in tutte le epoche.
Antonio ha tredici anni e vive a Napoli, città che ama per la sua storia, le tradizioni e i personaggi che qui sono vissuti e come lui l'hanno avuta nel cuore. Ci racconta di Pulcinella e della pizza, ma anche di San Gennaro e del mitico Totò, senza dimenticare -tra l'altro- Maradona, Troisi e il babbà!
Nel leggere le poesie di Mauro Cassano, non possiamo cogliere la differenza fra fatti reali e rielaborazioni oniriche, oltremodo soggettive o di impegnativa interpretazione perché, sostanzialmente, egli non ci chiede di credergli bensì d'ascoltarlo per capire le sfumature di un maturo sentire, ricercando - nelle parole di ricordi lontani - le sue stesse emozioni.
COLLANA ABRABOOKS: POESIA
In questa quarta raccolta di Poesie, Fabrizio ci accompagna all'interno della sua sfera emotiva per condividere e farci riflettere: "Ogni forma d'amore e ogni essere di colore, non deve cedere e né avere timore. Non vale, mai, la pena di farsi mettere i piedi in testa, tantomeno da chi si crede a te protervo pur avendo “problemi” ben più gravi. Resto sempre e comunque italiano. Vola libero Sii te stesso Vanne fiero Ignora il velo E stai sereno." F.B.
COLLANA ABRABOOKS: NARRATIVA
Questo racconto vuole essere la testimonianza di una storia d'amore vissuta ai tempi della Seconda guerra mondiale, la storia dei miei nonni: Zina e Gianfranco. Il loro matrimonio è durato poco più di sette anni, quattro dei quali Gianfranco li ha trascorsi al fronte da cui non ha più fatto ritorno. Fin da bambina ho sentito il forte desiderio di far conoscere l'Amore di questi eroi silenziosi, che a modo loro sono riusciti a vivere intensamente un matrimonio "per corrispondenza" grazie alle moltissime lettere e cartoline che si spedivano. Gianfranco fu catturato dopo l'8 Settembre 1943 e internato in un campo lavoro nei pressi di Berlino dove morì per il pesante sfruttamento fisico che l'aveva ridotto a una larva umana. Zina non si è mai risposata e per tutta la vita ha parlato di lui alle figlie, ai nipoti, alle amiche; al punto che io stessa non ho mai pensato, nemmeno una volta, di avere avuto solo una nonna. I suoi racconti rendevano Gianfranco una presenza "invisibile" ma tutt'altro che estranea, insomma, un nonno speciale sempre al mio fianco. M. B.