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Un romanzo, che pur rispettando tutti gli elementi classici di un giallo, dà all'autore l’occasione di raccontare episodi di vita quotidiana, di trasmettere forti emozioni e di parlare di culture e civiltà scomparse, o forse mai esistite. Un rispettabile professionista di una tranquilla cittadina della Brianza si trova coinvolto in un caso di morte sospetta della quale arriva ad essere sospettato, come possibile colpevole, o come concausa. La vicenda prende avvio dalla cittadina comasca, si sviluppa in parte a Milano per concludersi nel paese d'origine del protagonista e del defunto. Si passa dalla magia runica alla mitologia greca, dalla spietatezza di gruppi criminali ai sentimenti puri e toccanti di emigrati ammalati di nostalgia... Un intreccio continuo e coinvolgente, che sfocia in tre finali stranamente collegati, uno spietatamente realistico, un altro fantascientifico e uno mistico.
L'autore ha scritto questo libro con l'intenzione di dedicarlo ai propri genitori. E così ha fatto, ma ne è scaturita una testimonianza preziosa dal punto di vista etnografico e migratorio, perché narra di eventi quasi sconosciuti ai più, mentre altri movimenti di popolazioni sono assai documentati, anche a livello mediatico. "Odissea di una famiglia Italo-Levantina" è uno scorcio di ricordi, episodi e fatti vissuti dai familiari dell'autore, nell'Impero Ottomano e nel Dodecaneso (territorio coloniale italiano), nel periodo tra la guerra di Libia ed il secondo conflitto mondiale.
In questa silloge poetica i diversi aspetti della natura simboleggiano quelli della vita. Così immagini, forme, sapori, si fondono in uno struggente connubio con i sentimenti umani. Un'opera intensa, che colpisce nel profondo, un'alternanza di luci ed ombre, di esaltazione e nostalgia, di felicità e tristezza. Insomma, la nostra realtà, l'essenza del vissuto di noi tutti.
Il giovane Renato vede crollare il suo punto di riferimento, cioè il fascismo. Ma tenterà di mantenere la dignità. La storia la fanno i vincitori: così cadrà ignominiosamente, e ingiustamente, sotto i colpi di una giustizia troppo frettolosa, cercando di mantenersi coerente con se stesso e con i propri ideali. Gli altri due racconti, "La Ville Lumiere" e "Il Luna Park di Coney Island" sono un inno all'intelligenza femminile e si contraddistinguono anche per avere più finali possibili. Scelga il lettore quello che preferisce.
Il commissario Sangiorgio del commissariato di Rivoli si trova a risolvere il caso di un cadavere senza testa. Un inaspettato aiuto, oltre a quello abituale di tutta la sua squadra, gli arriva dal nuovo medico legale italo-canadese, Phenelope Smith. Fra i laghi di Avigliana (dove abita), Rivoli (dove c’è il commissariato) e il Parco della Mandria, quest'indagine lo farà muovere avanti e indietro più volte, fino al colpo di scena finale. Ingredienti immancabili, oltre alle investigazioni, saranno la cucina, grande passione del Commissario, e la scienza forense, of course.
COLLANA ABRA BOOKS: NARRATIVA FANTASY
Il regno non è più calmo come un tempo, ormai gli schieramenti si sono creati e la guerra è prossima. Ognuno dei protagonisti combatte per i propri scopi, intrecciando alleanze e creandosi nemici. Lena è una combattente che cerca di salvare la sua gente dalla tirannìa dei figli del re Endor e Saalon che, mossi dall’odio verso il padre, finiranno per agire alle sue spalle ed usare la sorellastra, principessa Nalipso, come arma contro di lui. Lena sarà aiutata dai suoi compagni Warren e Kings, che si uniranno a lei non solo per tentare di contrastare gli intenti dei reali, ma anche per affrontare i demoni del proprio passato, che li tormentano. La foresta cela misteriose figure e sinistri segreti, che porteranno ad una svolta ancora più intrigante...
Una malattia rara non identificata. Un evento entrato di prepotenza nella nostra vita, con il quale abbiamo imparato a convivere: non lo si può sconfiggere, eppure ci ha resi più forti. Ci ha insegnato il vero senso dell'amore, del concetto di famiglia, della forza positiva che nasce dal dolore. La sofferenza degli innocenti ha un valore salvifico per l'umanità: bimbi come Giovanni sono cittadini del cielo, la loro è "la bellezza senza voce", che troppe volte non siamo in grado né di vedere, né di sentire.
COLLANA ABRA BOOKS: NARRATIVA
Il libro narra una vicenda realmente accaduta all'autrice, che è stata preda di uno stalker ossessivo, che si è avvalso di ogni strumento consentito dalla tecnologia e dall'uso spregiudicato dei social media. Un'esperienza stravolgente, difficile anche solo da immaginare, un incubo, apparentemente senza via di scampo, si evolve in qualcosa di "surreale", rivelando l'esistenza di un mondo invisibile che, a nostra insaputa, ci osserva e condiziona ogni nostro passo. Come possa trasformarsi tutto questo in amore lo si capisce solo leggendo queste avvincenti pagine. “AMORE PROFETICO” descrive il fine ultimo di una tormentata ricerca spirituale, è un inno al coraggio di credere al potenziale individuale, un passo verso la libertà di uscire dagli schemi sociali consueti.
COLLANA ABRA BOOKS: NARRATIVA
È la storia dell’incontro tra Angela, che ignora le sue origini perché abbandonata alla nascita, e Gianni, un giovane cardiochirurgo. Lei è profondamente religiosa - non bigotta - e lui è ateo. L’amore tra i due, messo alla prova, ma mai piegato, da alcune vicende dolorose, è quanto di più bello Gianni possa aver mai provato. Un’improvvisa tragedia conduce l’uomo per diversi sentieri verso un impensabile epilogo.
COLLANA ABRA BOOKS: NARRATIVA
La vita di Margherita è una testimonianza di amore come figlia, come madre, come moglie. Giovanissima, in una notte di festa, a Genova, sotto le luci dei fuochi pirotecnici, s'innamora di quel ragazzo, Brivido, che poi sposerà. Sarà quello l'inizio di una vita amara e difficile. che la vedrà sola ad occuparsi della casa, dei figli e di quel marito che, vittima dell'alcool, distruggerà la propria vita trascinando con sé anche quella dei suoi cari. Margherita trova nell'amore dei figli e nel suo sogno di vivere un giorno in pace, fra le montagne che tanto ama, la forza per superare, giorno dopo giorno, le incredibili avversità di una vita non meritata.
Sul mostro di Firenze si è scritto molto, talvolta in modo superficiale, talvolta a seguito di indagini giornalistiche serie e documentate. Nel nostro caso, l'autore è personalmente venuto in contatto con personaggi legati alle vicende narrate, sia per motivi di servizio (a causa della sua appartenenza, per lungo tempo, a corpi d'élite delle forze dell'ordine), sia per successivi, personali approfondimenti. Si tratta comunque di ricerche d'un investigatore di grande esperienza e preparazione tecnica, capace di cogliere gli elementi fondamentali in una indagine così complessa ed articolata.
Il protagonista del romanzo ci narra l’avventura della sua vita partendo dai primi anni di lavoro, durante i quali conosce persone come Giovanni Borghi (importantissimo personaggio dell'industria di allora, quando l'economia italiana cresceva del 6% all'anno), sino all'amicizia con Enrico Mattei. È un susseguirsi di episodi avvincenti, sino alla morte di Mattei, da subito assai controversa, con gravi sospetti a carico di personaggi legati al mondo del petrolio e connessi con esponenti di governi, finanche con la malavita. Il passare del tempo ed il susseguirsi delle generazioni, tende a stendere un velo di oblìo su questi accadimenti, che invece fanno parte della storia d'Italia. L'autore spera che il suo lavoro ne rinnovi la memoria, soprattutto fra i giovani, e che uomini come Enrico Mattei non siano dimenticati.