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«Il fatto è che non so da dove iniziare.» borbottò offesa Vera. «Da dove ti pare.» le rispose acida Belby «O vuoi un aiuto? Che ne diresti, tanto per cominciare, se questo misterioso lavoro della nonna ha a che fare con questo (indicò il porro al lato della bocca) o questo (aprì la bocca in un orribile sorriso mostrando il dente cariato) o quest’altro (e alzò una ciocca di capelli bianchi)?» «In un certo senso… sì.» ammise Vera inspirando profondamente. «Allora è chiaro il ‘lavoro’ a cui ti riferisci: fa' la Befana!» Belby aveva voluto essere sarcastica e certo non si aspettava di vedere sul viso della mamma l’espressione tipica di chi è stato beccato con le dita nella marmellata. Belby osservò la reazione del padre e il suo silenzio non fece che accrescere in lei un senso di paura. O erano tutti impazziti o doveva trattarsi di un grande scherzo di pessimo gusto, di quelli che a volte si vedono in tv nei programmi di intrattenimento serale. Seguì un lungo silenzio in cui mamma, padre e figlia si guardavano a vicenda. Un forte boato squarciò il cielo facendoli sussultare. Riscosso dalle sue elucubrazioni, Roy corse alla finestra e scrutò il cielo: «L’hanno saputo.» ringhiò stringendo forte i pugni.
“Un'idea, un disegno, una storia. Fantasia creativa che oltrepassa i confini del reale. Due autrici come loro, intensamente affini ed empatiche, sempre sulla stessa frequenza, si completano, dando vita ad un sogno: far sorridere i lettori, scoprendo il "lato" buono dell'essere umano, quello che è sempre più difficile mostrare.
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Smemorina è una bimba che si è smarrita e si ritrova in un bosco. Dapprima è spaventata, ma poi s'accorge che lì tutto è meraviglioso e inizia ad esplorare, piena di curiosità, quel luogo fatato. Incontrerà tanti personaggi che le faranno aprire mente e cuore, per imparare a vedere "oltre". Un percorso di conoscenza e scoperta, che si conclude con la presa di coscienza di quanto sia amata.
"Dall'alto delle cime le cose si vedono meglio, anche se un po' sfumate verso l'orizzonte più lontano. I versi di Davide Sorbi sono antichi e misteriosi come queste sfocate visioni. Piovono su una pianura ricca di lavoro e di soldi ma così povera di parole..." Lino Paini.
Condensato di memorie d'una vita intera, intensa, di frequentazione con famosissimi personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo. Gustosi aneddoti, fatti di cronaca e gossip con protagonisti indiscussi della seconda metà del novecento. Episodi con Diego Armando Maradona, Massimo Troisi, Anthony Quinn, Enzo Bearzot e la nazionale dei Mondiale di Spagna 1982, le squadre del Milan, dell'Inter e, alla fine, con tutto il mondo del calcio e dello sport in generale. Poi, diventato l'autore una specie di star televisiva, la narrazione dei suoi contatti e partecipazioni, fra l'altro, a "Ora di punta" di Mara Venier, "Pronto la Rai " di Giancarlo Magalli, "Verissimo" di Cristina Parodi, "Uno mattina" di Maria Teresa Ruta e Amedeo Goria, "Italia sera" di Enrica Bonaccorti e Piero Badaloni.
Una tranquilla giornata, lo splendido pomeriggio d'una tepida primavera newyorkese per Jonathan Hill, brillante antropologo esperto di storia e idiomi ormai dimenticati: poi, improvvisamente, la sua ordinaria vita di studioso viene stravolta. Il destino bussa alla sua porta attraverso l’austera figura d'un principe della chiesa e la sua strana richiesta. Un inquietante omicidio, l'ancestrale poema di una civiltà perduta nel tempo, un segreto nascosto: qualcosa che avrebbe potuto cambiare totalmente storia e futuro del mondo, grazie ad un misterioso maniero di una delle terre più antiche della vecchia Europa. Una storia che vede contrapporsi due modi di intendere il divino, la ricerca d'una porta per accedere ad un luogo e un tempo diversi, in cui quel castello, in virtù d'una particolare quadratura planetaria, avrebbe svelato un antico e terribile segreto. Octagon: spettacolare avventura oltre le barriere dello spazio e del tempo, in cui passato e presente si fondono in un’unica linea temporale: sarà di vitale importanza mutare il passato per cambiare un presente che rischia di annullare il suo stesso futuro.
L’Autore, partendo da due eventi che hanno segnato la sua vita — la prematura scomparsa del padre e la condizione neurovegetativa della madre, relegata da 15 anni nel letto d'un istituto — analizza la sofferenza, sia sotto l’aspetto umano che nel suo significativo divino. È questo il tema dominante del racconto, nel quale con parole semplici ma significative, l’autore analizza anche le implicazioni psicologiche, fornendo al dolore una particolare chiave di lettura. Una sofferenza a tratti struggente, avvolta spesso nel mistero, un dolore di fronte al quale non esistono soluzioni, se non una composta rassegnazione, oltre la quale intravvedere un raggio di speranza offerto da Colui che, attraverso la sofferenza, ci vuole comunicare un messaggio di riscatto metafisico: è necessario coltivare la speranza in un mondo migliore.
Jack è un falegname volontario in un piccolo villaggio che si affaccia sul fiume Luangwa, in Zambia. Il lavoro lo distoglie dai ricordi dolorosi del passato, fino a quando non compare Molly, anch'essa volontaria, come insegnante. I due, giovani e belli, in breve tempo capiranno di per essere attratti l'uno dall'altra. Ma il passato si porrà prepotentemente tra di loro, ad ostacolarne l'amore...
2039. Il pianeta terra ha subito un declino irreversibile. Catastrofi naturali e inquinamento lo rendono ormai invivibile. La scienza e la supertecnologia hanno aperto spiragli di salvezza, ma l’essere umano dovrà cercarli in mondi lontani: Proxima B può essere la futura casa dell'umanità? Sarà un salto nel buio, ma tutte le nazioni della Terra, sempre in lotta fra loro, si uniranno finalmente, come un unico popolo alla ricerca del proprio futuro.
Tra febbraio e marzo 2020 la società occidentale si trova improvvisamente davanti alla sfida del coronavirus: di fronte all'epidemia le falle della nostra società globalizzata emergono con evidenza. A fine marzo è ormai facile individuare con chiarezza le due facce malate dell'occidente, quella esteriore della politica e dell'economia, quella interiore della coscienza individuale. Il sistema economico e politico sembrano sin da subito inadeguati. Tuttavia, la vera crisi, quella che rischia di sfuggire a molti, arriva dalla nostra umanità ferita, lacerata e divisa non dal virus, ma dal sistema sociale ed economico, che negli ultimi decenni ha svuotato ogni aspetto della nostra interiorità, ha fatto a pezzi i valori sani dell'Occidente, sostituendoli con le "leggi del mercato". Le nuove ideologie di massa rendono l'individuo incapace di reagire davanti ad una malattia non certo grave come molte del secolo scorso. Emerge la fragilità dell'uomo moderno, smarrito, succube della disinformazione e dei social media. La paura della morte e i grandi interrogativi della vita lo rendono incapace di pensare secondo coscienza e di reagire, se non obbedendo all'ordine di chiudersi in casa. Ricominciare da sé, ricostruendo la propria interiorità, è forse l'unico antidoto.
Fin dalla più tenera età, quando venne a contatto per la prima volta con la poesia, l'autore comprese che sarebbe stata anche per lui il modo migliore per esprimere pensieri, idee, sensazioni, ma soprattutto sentimenti: «La poesia è quel che si percepisce in un determinato momento, l’attimo in cui sfioriamo la verità, comprendiamo veramente chi siamo, e veniamo in contatto con la parte più profonda della nostra anima. In questo libro ho raccolto le considerazioni più importanti dei miei vent’anni di vita. Sono convinto che il destino abbia ancora tante poesie in serbo per me.»