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Il romanzo presenta un gruppo di giovani che trascorrono una settimana di vacanza nell’ambiente montano della Concarena, appunto la montagna di luce del titolo. Nel testo appaiono evidenti il grande amore dell’autore per la sua terra d’origine, la Valle Camonica, e la sua grande passione per la sua professione di medico psicoterapeuta.
Più di settant'anni sono passati, da quando − nel 1947 − i primi documenti sono stati trovati, per caso, nei pressi del Mar Morto. Tra il 1949 e il 1965, seguirono varie spedizioni archeologiche ufficiali in vari luoghi nel deserto della Giudea. Furono rinvenuti testi biblici a Qumran (a sud d’Israele), Masada (in ebraico Metzada, nella Giudea sud−orientale), Wadi Murabba'at (18 km a sud di Qumran), Nahal Hever (Wadi Khabra) e Nahal Seelim (Wadi Seiyal). Settant'anni di ricerche, documentate in bibliografie da LaSor, Burchard, Yizhar, Jongeling, Fitzmyer, Koester e Schuyler-Vermes-Miller-Goodman, che dimostrano l'enorme interesse suscitato. Settant'anni di sentimenti contrastanti: all'inizio c'era una grande eccitazione per manoscritti mille anni più antichi di qualsiasi altro documento biblico conosciuto fino ad allora. Trovare il Testo Masoretico (TM) nel deserto della Giudea non era particolarmente esaltante poiché quella tradizione testuale era conosciuta anche per fonti successive e si poteva supporre che fosse esistita anche in Palestina all'epoca del Secondo Tempio. Invece, recuperare sfumature storiche ed ambientali, celate sotto coltri di sabbia e secoli di oblìo, non è cosa di poco conto. Ancor più, cercare di ricostruire dettagliatamente ciò che resta della Parola Sacra e farla diventare "vivente", è stato molto difficile ed esaltante.
L'ignoto, il credo religioso e il mondo del fantastico si intrecciano e si completano in questo romanzo che cattura ed affascina fin dalle prime battute. L’autore in questo libro esprime molto di se stesso e ci dice: «Ed allora… allora perché non giocare con la fantasia e mischiare i colori dell’attrazione per il mistero, la paura del buio e la gioia della luce con i sentimenti con cui conviviamo?» Queste parole ci indicano come la fede in quello che crediamo e in ciò che siamo ci possa portare al di là di ogni ostacolo.
Cristina vive con intensità giornate tranquille nell'atmosfera ovattata della sua casa immersa nel verde, in compagnia dei suoi adorati cani. Un buon libro, una tazza di tè, i contatti di lavoro con l'amica... ma nulla è per sempre. La morte dei genitori in un tragico incidente sconvolge la sua vita: si aprirono per lei scenari irreali dove sogno e realtà si fondono nell'amore per il mare e l'avventura fino al compiersi del suo destino.
Leale e coraggioso, Wyatt é un giovane adolescente che vive insieme alla sua famiglia nell'assolata California. La sua vita scorre fra affetti familiari, tipiche giornate di condivisione fra gli amici e le sue passioni sportive. In una sera come tante, il destino svela i suoi piani: l'amata sorella subisce una brutale aggressione e la sua vita è appesa a un filo. Wyatt diventa improvvisamente adulto, tutto intorno a lui si trasforma e quelle che credeva essere verità assolute si sgretolano inesorabili. Nulla è come appare, il romanzo si snoda fra personaggi a loro insaputa legati da un profondo vincolo di sangue e non mancano i colpi di scena...
In questo breve libro autobiografico, l'autore racconta la sua vita nell'anno 2019 e parla della sua grande passione: la corsa a piedi. Narra delle gare fatte, rende il lettore partecipe delle sue ansie e aspettative prima della partenza e della gioia dei risultati. Ma una grande passione per lo sport non lo mette al riparo dai problemi di salute che, devastanti ed improvvisi, cambieranno la sua vita. Li saprà affrontare con la stessa forza e determinazione di quando sfidava salite e discese. Riflessioni su come sia difficile vivere nell'era dei social media, che di fatto rendono la vita più asociale.
Apparentemente, racconti di calcio. Apparentemente, delusioni d'amore. Apparentemente, fantascienza di una notte. E molto di più... Nulla è come sembra. Un insieme di racconti introspettivi che descrivono il cervello umano come un comune database. Il protagonista vi ha catturato le anime di ragazze rimaste nel suo cuore. Con esse rievocherà frammenti di vita, ognuno dei quali con la sua storia da raccontare.
"La banda dei mangia-lacrime" verte su un tema chiave: il superamento della mitizzazione della figura del genitore come detentore di tutte le verità e valori, e il passaggio all'età adulta, in cui si deve coltivare la diffidenza come pratica sgradevole, ma necessaria per la propria sopravvivenza. I mostriciattoli della fiaba esemplificano il trasformismo che è il mezzo principe per ingannare gli altri. È necessario sviluppare un sesto senso, per riconoscere le reali intenzioni di chi si ha di fronte, guardando oltre le sovrastrutture che offuscano la capacità di giudizio: il rispetto per quei ruoli sociali e professionali a cui si riconosce pregiudizialmente un valore aggiunto sul piano morale e umano. Riemerge in tutta la fiaba la curiosità per un modo di vivere alternativo, in cui il superamento della vita organizzata di tutti i giorni lascia intravedere opportunità di conoscenza che sfuggono a chi subisce la routine.
Riflessione autobiografica sulla vita, in tutti i suoi aspetti. Dal lavoro, che ha un ruolo essenziale, ai rapporti interpersonali non solo legati all'attività, fino allo studio e alla formazione. Un percorso lungo quanto gli anni d'una esistenza intera.
“Amo un gigolò” è un ossimoro. Racchiude in sé tutte le contraddizioni dell’amare e dell’essere amati. L’Amore non ha nulla a che fare con i soldi. Eppure, oggi gestiamo le nostre più profonde insicurezze con l’illusione di poter comprare tutto, anche l’Amore. Dove c’è timore, subentra l’irrazionalità… I gigolò speculano sulla paura più ingestibile di tutte, la convinzione di non meritare amore, di restare sole, e ci offrono l’illusione che loro potrebbero innamorarsi di noi ed amarci. Era l’uomo più bello, affascinante e ricco che io avessi mai conosciuto… «Io e te ci rivedremo», mi disse.
E se tutti quanti noi avessimo la possibilità di vivere la vita che abbiamo sempre sognato? “A voi la scelta” ha l'obiettivo di renderci consapevoli della nostra forza, una forza che tutti possediamo. Siamo dotati degli stessi strumenti: sta a noi utilizzarli o meno. Attraverso questo percorso vi sarà donata la chiave d'una porta che è stata chiusa per molto tempo. La vita è un viaggio di sola andata.
Una serie di terrificanti omicidi scuote la quiete dell'isola d'Elba. Si pensa subito ad un serial killer, che lascia sui cadaveri un piccolo marchio: un cerchio con dentro due lettere −M e G− e, sopra, una piccola corona. Giorgia Allegretti, investigatrice privata, affianca nelle indagini l'ispettore Bonardi, da sempre innamorato di lei, che però è ancora coinvolta dal passato, con la sua separazione da Giacomo, che da poco è tornato all'assalto. Le indagini intanto brancolano nel buio, finché Giorgia vede il simbolo usato dall'assassino stampato su di un libro preso a nolo in biblioteca: "L'antiquario", scritto da un anonimo M. G. e pubblicato da una non più esistente "MG Firenze". Realtà e letteratura iniziano a sovrapporsi, riflettendosi in uno specchio diabolico, capace di alterare la personalità di Guido Maccanti, antiquario legato alla storia di quel simbolo. In un gioco di rimandi e corrispondenze, la Allegretti si ritroverà catapultata in una vicenda ben più grande di lei, che la vedrà drammaticamente coinvolta... Un libro coinvolgente, pieno di allusioni sinistre, di episodi terrificanti scaturiti dal passato, al confine oscuro tra sesso e morte, con un pazzesco colpo di scena conclusivo.