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L'essenza di questo libro si basa sulla solidarietà, la resilienza, l'empatia, la comunicativa, la comprensione per i nostri simili a prescindere dal credo religioso e politico, dalle condizioni economiche e sociali. Tutte qualità auspicabili che un individuo testardo e bonario, avanti con l'età (...e gli acciacchi...), cerca, con l'aiuto del suo amato motorhome, di divulgare e distribuire tra gli abitanti dei territori colpiti da terrorismo, o miseria, o difficoltà esistenziali in genere. Attraverso conoscenze ed incontri sempre prodighi di sorprese.
Interessantissimo lavoro di ricerca sulla storia alpina del veneto, a partire dal periodo preromano fino agli eventi bellici del Novecento. Un libro che spiega gli aspetti storici della cultura alpina, anche attraverso immagini di luoghi, oggetti simili fra loro pur se di culture ritenute "diverse", foto di vecchi attrezzi del mondo contadino. Imperdibili considerazioni sui rapporti fra le lingue indoeuropee, il vocabolario della parlata alpina, ed anche ricordi di vita di chi ha vissuto le due guerre mondiali…
Il colore Viola, per l'autrice, ha un enorme significato: è un simbolo, un rifugio, uno scorcio interiore. Tutto questo, e anche di più, è ciò che troverete in questi pensieri, scritti in forma poetica, con sensibilità e semplicità, come un diario segreto. Ci si può ritrovare con facilità in questi versi, spesso in rima baciata, poiché esprimono gioie, ansie, dubbi ed emozioni insiti in tutti noi, a qualsiasi età. A volte basta un ricordo, una commozione forte o anche solo la vista del paesaggio dalla finestra della propria casa, per dare spazio alla fantasia, che libera la poesia insita nel nostro cuore.
Pensieri e riflessioni sui disturbi del comportamento alimentare, bulimia e anoressia, scaturiti dalla personale esperienza dell'autrice. È una testimonianza che vuole sottolineare i processi evolutivi e le conseguenze di questi disturbi, non dal punto di vista medico o psicologico, ma più rivolta agli aspetti intimi e comportamentali.
Axl è un adolescente ribelle che non accetta l' autorità e le regole di comportamento, e mal sopporta l'educazione ricevuta dai suoi genitori. Per una tragica circostanza conosce in ospedale due ragazzi senza famiglia che vivono spacciando. Attratto dalla loro vita libertina, fugge di casa, unendosi a loro. Questa nuova sfrenata esistenza lo condurrà in un vortice di follia che lo porterà a commettere dei crimini. Ne seguirà un intimo travaglio che accenderà in lui il desiderio di tornare alla vita precedente, prima così detestata: tornare dai genitori per restare lontano dai guai e condurre una vita "normale". Ma sarà possibile?
"Una donna senza memoria" nasce da un metodico lavoro di osservazione, un'attività che tutti dovrebbero praticare ogni giorno, perché porta a riflettere su noi stessi e sul mondo che ci circonda. L’opera ha uno stile narrativo molto diretto, e conduce il lettore ad assaporare le sensazioni e le emozioni che ci sfiorano costantemente. Affronta tematiche attuali e molto intense, come la violenza domestica, l’omofobia, l’abuso. Un libro da non perdere, assolutamente. Marzo 2021: Premio Metauros S. Brundolino, sezione Narrativa.
L'autore vuole sottolineare che tutto quanto scrive ha valore di opinione personale, libera espressione del pensiero. Intende sempre parlare di azioni democratiche, rispettose delle leggi e delle persone: quindi le rivoluzioni di cui parla sono intellettuali, le rivolte culturali, le battaglie esclusivamente morali.
Il Giappone: o te ne innamori o lo detesti. La prima volta che sbarcai in quella nazione non immaginavo che me ne sarei innamorato. Tanti sono i luoghi comuni, basati sulle immagini e sui filmati, che circolano sui giapponesi: masse di impiegati che attraversano le strade ordinatamente e in silenzio, ragazze in kimono in posa per le foto destinate ai depliant pubblicitari, catene di montaggio delle auto con operai che si muovono come automi, Imperatori che si susseguono al Trono, sempre sorridendo e inchinandosi in silenzio, persone che mangiano usando le "bacchette", militari pronti a sacrificarsi per la patria senza pronunciare una parola... Il Giappone è tutto ciò ma anche molto di più: il sorriso, la gentilezza, la disponibilità non nascono dall'ipocrisia, sono insiti da millenni nell'animo di quel popolo, che ne fa sfoggio con riservatezza e timidezza. La loro dote migliore è sicuramente la risolutezza che li ha portati ad affrontare sacrifici incredibili (esplosioni nucleari, disastri naturali) risollevandosi ogni volta, più forti di prima. Gli italiani, talvolta lamentosi e piagnoni, dovrebbero apprendere un po' della loro arte di vivere. I racconti contenuti in questo libro rappresentano diverse sfaccettature del carattere di quel lontano popolo. I love you, Japan. F. A.
Ci sono viaggi che ti lasciano dentro qualcosa per sempre. Ci sono viaggi che ti cambiano. Non incontriamo mai nessuno per caso, ogni persona attraversa la nostra vita per una ragione ben precisa. E Lisa in quel viaggio conobbe Walter... "Cos'è la felicità? Ogni tanto è un aereo che decolla, ogni tanto uno che atterra. Ogni tanto è l'inizio di un viaggio e ogni tanto è la fine. Ogni tanto è fuggire da casa e ogni tanto rientrare. Pur sempre con la testa tra le nuvole."
Dopo molte missioni in Iraq e Afghanistan come Navy seal, Chon Miller lavora a Washington come agente dei servizi segreti. Riceve un incarico speciale: uccidere il pericoloso terrorista islamico Abu Salib Akna, organizzatore di parecchi attacchi contro l’occidente. Partendo da Londra, inizierà un viaggio che lo porterà a scontrarsi contro uno spietato cecchino ceceno, Anatoli Sokurov soprannominato “il Leopardo”. L'azione sfocia in una battaglia, senza esclusione di colpi, nella foresta caucasica. Suoi alleati saranno gli Specnaz russi, anch'essi decisi ad eliminare Salib...
Vite ostaggio della rabbia che accompagna giornate convulse, che non concede respiro, che ruba spazio ai sentimenti e lascia cadere nella polvere l'illusione di essere "quelli che fanno la differenza". Intreccio di personaggi dalla vita travagliata, escursioni nei moti studenteschi della Bologna anni settanta, Portogallo, Londra, Atene, Amsterdam. In solitaria malinconia, ti guardo e lacrimo, Venezia mia.
«Il fatto è che non so da dove iniziare.» borbottò offesa Vera. «Da dove ti pare.» le rispose acida Belby «O vuoi un aiuto? Che ne diresti, tanto per cominciare, se questo misterioso lavoro della nonna ha a che fare con questo (indicò il porro al lato della bocca) o questo (aprì la bocca in un orribile sorriso mostrando il dente cariato) o quest’altro (e alzò una ciocca di capelli bianchi)?» «In un certo senso… sì.» ammise Vera inspirando profondamente. «Allora è chiaro il ‘lavoro’ a cui ti riferisci: fa' la Befana!» Belby aveva voluto essere sarcastica e certo non si aspettava di vedere sul viso della mamma l’espressione tipica di chi è stato beccato con le dita nella marmellata. Belby osservò la reazione del padre e il suo silenzio non fece che accrescere in lei un senso di paura. O erano tutti impazziti o doveva trattarsi di un grande scherzo di pessimo gusto, di quelli che a volte si vedono in tv nei programmi di intrattenimento serale. Seguì un lungo silenzio in cui mamma, padre e figlia si guardavano a vicenda. Un forte boato squarciò il cielo facendoli sussultare. Riscosso dalle sue elucubrazioni, Roy corse alla finestra e scrutò il cielo: «L’hanno saputo.» ringhiò stringendo forte i pugni.