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Lisa Vello è una ragazza di 15 anni appassionata di viaggi e di storia. Durante le vacanze estive viene coinvolta - in un certo senso - da una sua ava in una rocambolesca avventura, alla ricerca dell’eredità perduta della sua famiglia. Dopo varie peripezie, che la portano alla scoperta delle sue origini, capirà qual è la vera eredità lasciatale dai suoi antenati...
Un adolescente dalla vita apparentemente monotona, frequenta il liceo artistico, in un mondo basato sui social, preda di pregiudizi e pettegolezzi, che dovrà affrontare. Andrea vive dentro di sé una tempesta, che lo porta spesso ad agire in maniera impulsiva. Andron non è solo un romanzo di amori e sentimenti, è anche ricco di forti emozioni e legami d’amicizia, fra protagonisti che provano la sensazione di essere incompresi, soli, tristi e arrabbiati. Poi, la scoperta da parte di Andrea dei sentimenti per un compagno di classe, la decisione di prenderne consapevolezza, tuffandosi in quel profondo, meraviglioso mare tortuoso che è l’amore.
Stella è un’adolescente ribelle, decisa e vivace, con alle spalle una famiglia violenta che non è in grado di assicurarle una crescita serena. Per questo, i Servizi Sociali la trasferiscono in una comunità educativa in cui incontra persone che cercano invano di metterla "sulla retta via". Al compimento del diciottesimo anno, la sua vita viene stravolta da un particolare progetto educativo volto ad evitarle un ipotetico riformatorio: progetto discutibile, che metterà per la prima volta in dubbio il suo modo di comportarsi nella società. La situazione sembra appianarsi anche grazie alla vicinanza di due figure educative molto importanti - pure a livello sentimentale - ma, proprio in quel momento, un tragico evento sconquassa la sua stabilità, portandola ad odiare se stessa, la vita stessa e qualsiasi contatto con il mondo. Stella sprofonda in un abisso di depressione e dolore: riuscirà più a rialzarsi e ad affrontare nuovamente la vita col sorriso o si perderà nel suo mal di vivere? Una storia forte, al limite del degrado, che racconta la cattiveria nuda e cruda in cui può cadere l’essere umano.
In un tempo assai lontano... Prometeo si sentiva solo. Questa solitudine lo portava a fare scelte poco sagge. Alle fine, dopo una serie di vicissitudini ed anche bei momenti, viene condannato ad una punizione eterna, tremenda. La sua vicenda ne ha però ingigantito il mito, e quell'immagine è viva nella memoria e costituisce un grande archetipo di tutta l'umanità.
Con questi due racconti, l'autrice raggiunge una forte presa di coscienza tramite la storia di Emilia, aristocratica e ricca donna-bambina che si fa amare da tutto il mondo ma non conosce il vero amore, e Maria, contadina vedova-lavoratrice, consumata dalla fatica, che conosce ogni tipo d'amore e non cerca altre emozioni. Ma proprio queste emozioni sconosciute le faranno acquisire, suo malgrado, la scoperta di sé e del suo corpo, che non donerà mai a nessuno... Un libro che racconta di come si viveva negli anni 80 − della comunicazione verbale e quella epistolare, quando la tecnologia d'oggi ancora non esisteva − di come si potesse vivere, incontrarsi, viaggiare: tutto senza internet. Guenda conosce due storie e due mondi: ha scritto con la “Olivetti lettera 22” e oggi, continua a scrivere coi sofisticati mezzi di questo tempo.
DELL'ESOTERICO DANTESCO è un contributo critico che evidenzia, con opportuni rimandi filosofici ed etimologici, la complessità del pensiero allegorico-criptico di alcuni snodi concettuali dell'opera dantesca, ruotanti intorno al quid ermeneutico dell'Amor - 10 - tetraktys.
Lasciare ai figli, ai parenti, agli amici e a tutti coloro che leggeranno, un ricordo, una traccia su quale sia stato il pensiero dell'autore sulla vita, in questo tempo così incerto e difficile, è la principale motivazione di quest'opera. La poesia, infatti, non è un’evasione, né tanto meno una sublimazione della realtà: in effetti ne è uno dei ritratti più precisi e autentici. Questi pensieri in rima vogliono colorare e animare, fino a condurli al cuore, i sentimenti della vita di tutti i giorni che giacciono spesso celati nelle pieghe recondite dell'esistenza. Protagonista di queste rime è l’uomo, sempre alla ricerca di una grazia salvifica che lo introduca nell'insondabile e affascinante mistero dell’esistenza, accettando la propria fragilità. Questo è un canto d’amore alla vita vissuta sia nei momenti di gioia che di tristezza ma, soprattutto, un'ode di speranza in un futuro migliore.
Quanto valgono le verità, le emozioni, per un uomo arrivato, uno che ha tutto ciò che desidera? E se a un certo punto della vita il perfetto sistema andasse in tilt e alla mente si affacciassero domande fastidiose? Chi potrebbe offrire risposte? Magari un analista, un terapeuta. Il viaggio a ritroso non si presenta difficile, narrare è abitudine per un oratore scaltro e affabulante come Mr. Nothing. Tutto viene sciorinato con compiacimento, la regola delle tre S resta irrinunciabile: «Sono un uomo importante. Potente. Ricco. Stimato e ossequiato…»
Una serie di composizioni, inserite in un libro insieme agli spartiti, di grande interesse per i cultori di una musica dotta, oltre che sacra, contemporanea. Finalmente un'opera musicale di livello superiore, in un mondo pieno di strimpellatori.
Per l’autore ottantenne, "Aspettando il treno" rappresenta, metaforicamente, un momento di riflessione sul corso della vita. Rimanendo nella metafora, dalle sue valigie fuoriescono prepotenti i ricordi, rivissuti dallo scrittore con nitidezza: spunti nostalgicamente poetici, ma di coerente analisi razionale. Nella rievocazione dei tempi della scuola, emerge una breve, innocente e tormentata storia sentimentale per una compagna di classe, che gli cambierà la vita, facendolo diventare, da “ragazzo insignificante”, giovane studioso e responsabile con progetti ambiziosi da realizzare. È proprio per gli episodi negativi, le avversità e le disavventure, vagliate con senso critico, che il protagonista riesce a superare le difficoltà e raggiungere gli obbiettivi. Un piacevole “manuale di vita”, scritto in forma chiara e scorrevole.
Libro collocabile nel filone fantascientifico, anche se l’autore descrive i due protagonisti quasi come antieroi, senza armi e macchine straordinarie. Inseriti in un mondo a volte ostile, cercano di recuperare, insieme ad altri, materiali per la sopravvivenza, e soprattutto una dignità per certi versi perduta, perché controllata da un vecchio computer. La protagonista deve cambiare velocemente pelle e comportamenti, adattandosi alla nuova realtà che, suo malgrado, la coinvolge. Il romanzo è anche una tenera storia d’amore dagli esiti incerti sino alla fine.
Tornato a casa dopo il pranzo offerto da alcuni suoi colleghi per festeggiare il suo collocamento a riposo, Daniele Vicia, s’accorge di essere rimasto solo, d’aver perduto ogni aggancio con il mondo. Lo prende l’ansia, che presto diventa paura di cadere in depressione. Cerca di reagire compiendo passeggiate in bicicletta. Durante una di queste incontra, in un paese vicino, un amico e collega, anch’egli in pensione da qualche anno, che, due volte alla settimana, si reca alla Casa di riposo “In itinere” per trascorrervi alcune ore stimolanti in compagnia dei suoi ospiti. La stessa strada percorrerà Daniele e rinascerà a nuova vita.