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L’Autore, partendo da due eventi che hanno segnato la sua vita — la prematura scomparsa del padre e la condizione neurovegetativa della madre, relegata da 15 anni nel letto d'un istituto — analizza la sofferenza, sia sotto l’aspetto umano che nel suo significativo divino. È questo il tema dominante del racconto, nel quale con parole semplici ma significative, l’autore analizza anche le implicazioni psicologiche, fornendo al dolore una particolare chiave di lettura. Una sofferenza a tratti struggente, avvolta spesso nel mistero, un dolore di fronte al quale non esistono soluzioni, se non una composta rassegnazione, oltre la quale intravvedere un raggio di speranza offerto da Colui che, attraverso la sofferenza, ci vuole comunicare un messaggio di riscatto metafisico: è necessario coltivare la speranza in un mondo migliore.
Jack è un falegname volontario in un piccolo villaggio che si affaccia sul fiume Luangwa, in Zambia. Il lavoro lo distoglie dai ricordi dolorosi del passato, fino a quando non compare Molly, anch'essa volontaria, come insegnante. I due, giovani e belli, in breve tempo capiranno di per essere attratti l'uno dall'altra. Ma il passato si porrà prepotentemente tra di loro, ad ostacolarne l'amore...
2039. Il pianeta terra ha subito un declino irreversibile. Catastrofi naturali e inquinamento lo rendono ormai invivibile. La scienza e la supertecnologia hanno aperto spiragli di salvezza, ma l’essere umano dovrà cercarli in mondi lontani: Proxima B può essere la futura casa dell'umanità? Sarà un salto nel buio, ma tutte le nazioni della Terra, sempre in lotta fra loro, si uniranno finalmente, come un unico popolo alla ricerca del proprio futuro.
Tra febbraio e marzo 2020 la società occidentale si trova improvvisamente davanti alla sfida del coronavirus: di fronte all'epidemia le falle della nostra società globalizzata emergono con evidenza. A fine marzo è ormai facile individuare con chiarezza le due facce malate dell'occidente, quella esteriore della politica e dell'economia, quella interiore della coscienza individuale. Il sistema economico e politico sembrano sin da subito inadeguati. Tuttavia, la vera crisi, quella che rischia di sfuggire a molti, arriva dalla nostra umanità ferita, lacerata e divisa non dal virus, ma dal sistema sociale ed economico, che negli ultimi decenni ha svuotato ogni aspetto della nostra interiorità, ha fatto a pezzi i valori sani dell'Occidente, sostituendoli con le "leggi del mercato". Le nuove ideologie di massa rendono l'individuo incapace di reagire davanti ad una malattia non certo grave come molte del secolo scorso. Emerge la fragilità dell'uomo moderno, smarrito, succube della disinformazione e dei social media. La paura della morte e i grandi interrogativi della vita lo rendono incapace di pensare secondo coscienza e di reagire, se non obbedendo all'ordine di chiudersi in casa. Ricominciare da sé, ricostruendo la propria interiorità, è forse l'unico antidoto.
Fin dalla più tenera età, quando venne a contatto per la prima volta con la poesia, l'autore comprese che sarebbe stata anche per lui il modo migliore per esprimere pensieri, idee, sensazioni, ma soprattutto sentimenti: «La poesia è quel che si percepisce in un determinato momento, l’attimo in cui sfioriamo la verità, comprendiamo veramente chi siamo, e veniamo in contatto con la parte più profonda della nostra anima. In questo libro ho raccolto le considerazioni più importanti dei miei vent’anni di vita. Sono convinto che il destino abbia ancora tante poesie in serbo per me.»
ROMEO è un gatto randagio di Campo de’ Fiori, amico di Duchessa o, se preferite, "amico carissimo" dell'autrice. Gattonando per le strade del Primo Municipio di Roma, i due vengono a conoscenza, oltre che di ritratti dei vari quartieri, anche di immagini con immacolati abiti talari... insospettabili! Tanto stupore, ma anche tanto dolore. Così Romeo, per addolcire, lo racconta in semplici versi.
Lisa Vello è una ragazza di 15 anni appassionata di viaggi e di storia. Durante le vacanze estive viene coinvolta - in un certo senso - da una sua ava in una rocambolesca avventura, alla ricerca dell’eredità perduta della sua famiglia. Dopo varie peripezie, che la portano alla scoperta delle sue origini, capirà qual è la vera eredità lasciatale dai suoi antenati...
Un adolescente dalla vita apparentemente monotona, frequenta il liceo artistico, in un mondo basato sui social, preda di pregiudizi e pettegolezzi, che dovrà affrontare. Andrea vive dentro di sé una tempesta, che lo porta spesso ad agire in maniera impulsiva. Andron non è solo un romanzo di amori e sentimenti, è anche ricco di forti emozioni e legami d’amicizia, fra protagonisti che provano la sensazione di essere incompresi, soli, tristi e arrabbiati. Poi, la scoperta da parte di Andrea dei sentimenti per un compagno di classe, la decisione di prenderne consapevolezza, tuffandosi in quel profondo, meraviglioso mare tortuoso che è l’amore.
Stella è un’adolescente ribelle, decisa e vivace, con alle spalle una famiglia violenta che non è in grado di assicurarle una crescita serena. Per questo, i Servizi Sociali la trasferiscono in una comunità educativa in cui incontra persone che cercano invano di metterla "sulla retta via". Al compimento del diciottesimo anno, la sua vita viene stravolta da un particolare progetto educativo volto ad evitarle un ipotetico riformatorio: progetto discutibile, che metterà per la prima volta in dubbio il suo modo di comportarsi nella società. La situazione sembra appianarsi anche grazie alla vicinanza di due figure educative molto importanti - pure a livello sentimentale - ma, proprio in quel momento, un tragico evento sconquassa la sua stabilità, portandola ad odiare se stessa, la vita stessa e qualsiasi contatto con il mondo. Stella sprofonda in un abisso di depressione e dolore: riuscirà più a rialzarsi e ad affrontare nuovamente la vita col sorriso o si perderà nel suo mal di vivere? Una storia forte, al limite del degrado, che racconta la cattiveria nuda e cruda in cui può cadere l’essere umano.
In un tempo assai lontano... Prometeo si sentiva solo. Questa solitudine lo portava a fare scelte poco sagge. Alle fine, dopo una serie di vicissitudini ed anche bei momenti, viene condannato ad una punizione eterna, tremenda. La sua vicenda ne ha però ingigantito il mito, e quell'immagine è viva nella memoria e costituisce un grande archetipo di tutta l'umanità.
Con questi due racconti, l'autrice raggiunge una forte presa di coscienza tramite la storia di Emilia, aristocratica e ricca donna-bambina che si fa amare da tutto il mondo ma non conosce il vero amore, e Maria, contadina vedova-lavoratrice, consumata dalla fatica, che conosce ogni tipo d'amore e non cerca altre emozioni. Ma proprio queste emozioni sconosciute le faranno acquisire, suo malgrado, la scoperta di sé e del suo corpo, che non donerà mai a nessuno... Un libro che racconta di come si viveva negli anni 80 − della comunicazione verbale e quella epistolare, quando la tecnologia d'oggi ancora non esisteva − di come si potesse vivere, incontrarsi, viaggiare: tutto senza internet. Guenda conosce due storie e due mondi: ha scritto con la “Olivetti lettera 22” e oggi, continua a scrivere coi sofisticati mezzi di questo tempo.